Ciò di cui abbiamo bisogno, fondamentalmente, è la disciplina interiore.
La mente deve essere sempre pronta per cominciare la pratica. E' richiesta una forte determinazione perché gran parte della coscienza resiste alla pratica. Per qualsiasi lavoro, siete obbligati dalla consapevolezza di
non poterlo evitare. Questo obbligo invece, non è presente se riguarda
la vostra pratica personale. Non pensate che sia un vostro dovere.
Continuate a praticare come se fosse facoltativo. Fino a quando la pratica
rimane come qualcosa di facoltativo, il più delle volte non viene eseguita.
Se invece avete la tendenza interiore, lo stimolo a volere praticare, allora
non fallirete. In qualche modo, ci proverete e ci riuscirete L’insuccesso
nella pratica avviene quando la si considera assolutamente come un fatto
secondario, che può essere messo anche al terzo o quarto posto nella
lista delle cose da fare. Allora diventa l’ultima priorità, mentre tutto il
resto ha più importanza. Bisogna dare allo Yoga la priorità assoluta e allora
non potrà più sfuggire alla mente......
(tratto da un Articolo pubblicato nel maggio 2002 basato su una lezione tenuta da Gitaji nel novembre 1997 sulla rivista inglese “Iyengar Yoga Jubilee with Dr. Gita Iyengar”).